Da ragazzo ….
… c’era la madre di una mia carissima amica che quando si arrabbiava diceva che “aveva i fumi”. Ecco, sono quelli che mi vengono a leggere delle corporazioni che in Italia vogliono contribuire a rendere il nostro paese un terzo mondo (o quarto perchè in molti del terzo queste vergogne non esistono). Ci sono due corporazioni che sono particolarmente odiose: quella dei gestori delle concessioni balneari e quella dei tassisti. Questi ultimi sono gli unici nei paesi occidentali (ma anche in altri) che non si trovano mai e che pretendono di non caricare gli utenti “al volo”. Vadano solo a Parigi o a Londra (per fare un esempio) e vedano come il taxi sia un mezzo utilizzabile in qualunque punto e con abbondanza di mezzi. La storia è semplice: questi vogliono continuare a godere di un privilegio ottenuto in tempi biblici infischiandosene delle regole di mercato, fornendo un servizio scadente e pagando cifre irrisorie. La più odiosa è la storia delle concessioni balneari. Per decenni questi figuri hanno occupato il suolo pubblico pagando tasse irrisorie con profitti stellari e ora messi davanti al fatto che tutti, ripeto tutti, debbono (o meglio dovrebbero in Italia…) pagare le tasse si ribellano, con la conseguenza che un governo truffaldino, che anche sui voti di questa categoria basa il suo successo elettorale, pur di non perdere questo consenso rischia di perdere i fondi del PNRR che vanno a beneficio della intera comunità. E’ ovvio che decenni di lassismo (di destra e di sinistra, sia chiaro) hanno lasciato incancrenire un problema le cui conseguenze corriamo il rischio di pagare tutti. Nessuno, ovviamente, vuole negare che nei “bagni” siano state fatti investimenti e che la messa a bando potrebbe vedere la vittoria di un concorrente ma sarebbe sufficiente che gli investimenti fossero remunerati sulla base di un stima periziata oggettiva. Niente, non si fa e anzi leggo sul giornale che sta emergendo l’ipotesi di un’ulteriore proroga al 2025. Personalmente dei “bagni” nulla mi importa perchè ho sempre odiato il turismo da spiaggia e quando sono stato al mare ho scelto luoghi con scogli dove non avere vicino bambini ululanti e radioline accese. Ma l’idea che anche in questo campo chi – come me – paga le tasse fino all’ultimo centesimo debba assistere a un’evasione palese mi fa venire “i fumi”.
(Giovanni Neri – 77)
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