Matisse
La mattina presto …
…(da insonne, con un cane da gestire..) apro l’iPad per leggere i tre giornali ai quali sono abbonato. Sulla pagina di apertura del dispositivo vengono automaticamente riportate in breve le notizie di maggior rilievo e anche dei tweets. Mi colpisce l’occhio uno che recita “è morta mia madre, una donna cattiva”: sorpreso e indignato per una malvagità gratuita (la figlia è migliore della madre che non ha la possibilità di difendersi?) vado su twitter e scopro centinaia di tweets di commento all’annuncio infelice. Al di là dell’immondo sciocchezzaio, spesso sgrammaticato, sono rimasto sbigottito dal numero di persone che sono intervenute. Di fatto si desume che c’è un intero mondo che compulsa freneticamente twitter per avere la possibilità di esprimere un parere (?) su qualsiasi argomento, dalla qualità delle pere indonesiane alla strage di coleotteri nel Burundi. Uno spaccato drammatico dell’imbecillità umana, di quel magma di decerebrati che vivono di social media, tv spazzatura etc. E lo hanno capito bene i “politici” che pur di affermare le loro idee (?) usano questo sistema che sanno godere di diffusione planetaria. Le persone che commentano, naturalmente a favore o contro l’annuncio sciagurato, denunciano un mondo di frustrati che non avendo mai la possibilità di farsi sentire, di godere di un momento di notorietà, si sentono protagonisti solo per avere scritto una stupidaggine che sanno però che verrà letta e commentata da altri dello stesso livello mentale. Per molti aspetti mi ricordano i travets delle assemblee di condominio dove alcuni, per una volta nella vita, hanno il potere di intervenire e – orgasmo finale – di danneggiare con veti illogici l’esistenza della piccola comunità in cui vivono. “Veto ergo sum” sembrano gridare all’universo mondo. Non uso twitter, non fosse che per il fatto che è l’unico strumento di comunicazione del bisonte Trump (un incolto illetterato non in grado di formulare un pensiero compiuto) e non ricordo per quale motivo ho aderito nel passato, penso per curiosità (ma essendomi scottato le dita non ho più aderito ad altre trappole come Telegram, TikTok e chi più ne ha più ne metta). Appena ne avrò l’occasione chiederò di essere cancellato dall’elenco degli iscritti: mi vergogno di essere in compagnia (e quindi assimilato) di questi untermenschen,
(Giovanni Neri – 75)
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