Matisse
Non so voi …
…ma qualcuno si è accorto delle campagne pubblicitarie a supporto di scrittori improvvisati, interessanti solo per il fatto di essere volti noti senza avere il benchè minimo sigillo di qualità letteraria? Se qualcuno vuole sporcarsi gli occhi provi a leggere qualcuno di questi parti letterari partogenetici – scritti in fretta e furia per sfruttare la notorietà e spesso in un italiano da sesto grado – per capire quale nulla sottostia a questi “librulli” (mi si scusi il neologismo) le cui pubblicità infestano sia i giornali nazionali che quelli locali. Per carità di patria non cito gli esempi bolognesi – e ce ne sono… Basta essere – che so? – una soubrette anche di seconda categoria per discettare di alta cucina oppure della fame nel mondo (argomenti in qualche modo collegati..). Ma poi il fenomeno assume devastanti effetti replicativi. Perchè la curiosità malata di lettori ignoranti attratti dal nome fanno lievitare le vendite e gli improvvisati “scrittori” si credono novelli premi Strega e ripetono il misfatto con parti “letterari” ancora di peggiore qualità. “Errare humanun est, perseverare autem diabolicum”… Il fenomeno si attenua lentamente per l’inevitabile noia dei lettori e conseguente annullamento degli introiti salvo riemergere con novelli Manzoni, che fruiranno del battage pubblicitario e così via….
(Giovanni Neri – 76)
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Tutto vero. In ogni talk show almeno uno dei partecipanti ha appena scritto un libro, che viene debitamente pubblicizzato in chiusura di trasmissione. Mi chiedo come facciano; credevo che per scrivere un libro ci volessero anni.
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Per un libro si, non per una “ciofeca”..
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