La tragedia …
….della Brexit (perchè è tale dal momento che é frutto di malafede – dei politici – e ignoranza – dei votanti) sta per tramutarsi in farsa. Dopo decine di mesi per la sua gestione si è giunti a tre settimane dall‘epilogo senza un accordo su temi di primaria importanza e alle soglie di un mutamento della scena politica internazionale con l‘uscita dell‘indefinibile Trump (indefinibile perché non trovo epiteti sufficienti a definire il mio disgusto). Quel bisonte dalla capigliatura gialla improbabile di Johnson sta per gettare nel caos il suo paese e l‘intera Europa. L‘appello ai supermercati per scorte supplementari di generi alimentari di prima necessità è solo uno dei sintomi di cosa accadrà nei prossimi mesi. Ma il fatto che per gli accordi internazionali ci si debba ridurre in zona Cesarini dice la stoltezza di una classe politica inglese ancora orfana di un impero. Per quanto mi riguarda spero in un no-deai come punizione per un paese che ha solo cercato di disgregare quel poco di Europa che si è stati in grado di costruire e che ha voltato le spalle alla stessa Europa dopo colossali e ingiustificate concessioni a quello stolto di Cameron nel 2016. Spero solo che le difficoltà che l‘UK dovrà affrontare senza rete facciano rinsavire un elettorato incolto e permettano, col tempo, all‘UK di ritornare in Europa, magari con la coda fra le gambe e senza la spocchia di credersi ancora l‘impero su cui non tramonta mai il sole.
(Giovanni Neri –75)
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