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Palestina e università – 19 Aprile 2024

 
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  Matisse

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Se c’è una cosa che mi manda in bestia ..
sono le prese di posizione acritiche unilaterali, il contrario di quello che dovrebbe essere il compito dell’università e degli universitari. A quello sparuto gruppo di studenti che fanno casino per la Palestina (sia chiaro giustificatamente da un lato ma vorrei sapere se hanno lo stesso atteggiamento per il pogrom del 7 ottobre oppure viene considerata la giusta reazione dei palestinesi) posso fare uno “sconto” per la loro giovane età e sarei curiosi di interrogarli ad uno ad uno per sapere se conoscono la genesi dello stato israeliano e dei paesi del medio oriente e la storia del secolo che è passato dagli accordi Sykes-Picot.  E la Palestina non  è solo Gaza ma anche e soprattutto gli insediamenti in Cisgiordania, lì dove quotidianamente i coloni commettono crimini contro le popolazioni locali con il beneplacito dell’IDF.  Quello dei coloni è più grave dei crimini a Gaza che se non altro hanno la scusa (se così si può chiamare) del pogrom del 7 ottobre. E come sempre accade il voto dei palestinesi a Gaza ha sostenuto Hamas ma non si può attribuire al popolo – spesso ignaro delle conseguense del voto  esercitato – le colpe di Hamas così come non si è attribuito a tutti i tedeschi il larghissimo consenso al nazismo e ai russi il sostegno a Putin etc. Ma quello che è intolleraile è che ci siano docenti che a queste proteste unilaterali si associano negando persino il significato primario (universitas) dell’istituzione cui appartengono. Non si boicottano intere università ma semmai si combatte con gli strumenti precipui dell’università: il dialogo e anche il confronto durissimo e serrato.  Niente è più lontano dagli ideali dell’università del settarismo, della condanna apodittica, dell’accettazione di analisi frettolose e spesso grossolane. Non sono più un professore in attività ma se lo fossi nelle aule dove ho insegnato per 50 anni diffonderei questi concetti che invece oggi posso affermare csolo on la debole voce di Bertoldo.
(Giovanni Neri 78)

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