Difficile …
….. come questa parola magica – normalmente storpiata da una maggioranza che non conosce l’inglese – possa essere una difesa da parte di chi vuole inficiare la sicurezza della collettività rendendo i controlli farraginosi e impastoiati mentre ciò che importa è ottenere la protezione dei cittadini a tutti i costi: fanno pena e rabbia le elucubrazioni da azzeccagarbugli del garante della “privacy” che ignorante di informatica non capisce nulla (è un giurista non un tecnico e questo la dice lunga) e tenta di chiudere la stalla quando i buoi sono scappati da anni. Oggi – questa è la realtà – nessuno può sperare che i propri dati siano “al sicuro”: quello di cui può invece essere sicuro è che l’affermazione che gli stessi dati sono inviolabili è una colossale fandonia. Ma ciò che irrita i normali cittadini (categoria cui sono iscritto da tempo) è che in un tempo di guerra (perchè la difesa dal Covid è una guerra) si possa rendere tutto più viscoso applicando norme astruse che hanno come unico risultato quello di rendere la sconfitta del virus più faticosa e in alcuni casi quasi iraggiungibile. Va da sé che la vaccinazione obbligatoria (e non quel surrogato colabrodo che è il passaporto verde) sarebbe stata l’unica norma efficace ed efficiente (non ci si vaccina obbligatoriamente per la poliomielite che infatti è scomparsa?) ma le cautele (leggasi la incapacità di decisione drastiche) hanno portato a una situazione di caos assoluto (e domani vedremo…) che avrà nefaste ricadute sull’ economia e sulla vita dei cittadini. E si fregano le mani i fascisti come la Meloni che sperano di trarre vantaggi elettorali soffiando sul fuoco e sarebbe interessante conoscere il CV di quel gip che ha negato l’arresto del caporione fascista che ha guidato l’assalto alla CGIL e voleva “impadronirsi” di Landini (finalmente ora in carcere insieme a molti suoi camerati e speriamo che ci resti a lungo). Fra le inefficienze del governo vanno ricordate le “cautele ” (v. sopra) per l’applicazione della legge Scelba e l’inadeguatezza della ministra Lamorgese che per una seconda volta – dopo i fatti del rave party – non ha saputo far rispettare l’ordine pubblico “per evitare maggiori disordini emotivi”): e che altro è stata la devastazione della sede della CGIL, roba da squadrismo anni venti? Domani è il D-day: speriamo che D non stia per Devastazione e Disfatta.
Giovanni Neri (75)
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Gianni, la pronuncia di “privacy” è alquanto problematica: gli inglesi dicono “privasi”, gli americani “praivasi”. 🙂
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Io infatti mi considero inglese…..
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