Da un programma   …

…radiofonico odierno apprendo che la generazione “Z” (la passione per i codici è ormai una malattia – si pensi ai “millennials”), quella che oggi ha circa 20 anni, nella sua maggioranza non sa nulla della strage di Capaci, per non parlare della II guerra mondiale, dell’olocausto etc. Una cosa che mi terrorizza ma penso che la colpa non sia ovviamente loro: dopo poco gli avvenimenti di cui si è stati protagonisti diventano storia e si appiattiscono nel tempo. E’ in fondo quello che prova anche il sottoscritto nei confronti della I guerra mondiale, una strage immensa, per nulla giustificata e che ha portato poi al fascismo e al nazismo. Ma se oggi si dimentica la II guerra mondiale quali sono le conseguenze? mai come in questo caso si dovrebbe ricordare la frase latina historia magistra vitae. E’ la scuola che dovrebbe prendersi il compito di ravvivare e sensibilizzare le giovani generazioni (non dimentico un ragazzino che interrogato su Hitler affermò con bella sicurezza che era salito al potere nel 1950!) con l’unico difetto che oggi molti degli insegnanti sono millennials e qui si chiude il cerchio.  Ovviamente la mia generazione sta dissolvendosi e può ben essere che la scomparsa di sollecitudini come la mia faccia parte dei normali cicli storici ma come valutare l’aggressione russa se non con gli strumenti interpretativi derivanti dalle aggressioni naziste con le sue drammatiche conseguenze? Ecco è di fronte a tutto questo che osservo con sgomento la totale ignoranza e stupidità della larga maggioranza di “peones” che infestano il parlamento, eletti solo sulla base dell’appartenenza politica e non della competenza. Poi penso che questo è un fenomeno che, mutatis mutandis (che sempre un ragazzino intervistato tradusse con “cambiate le mutande”, mettendosi poi a ridere in modo ebete….) si è sempre avverato e che il mondo ha trovato come sopravvivere. Ma le cose sono diverse in un globo nuclearizzato. Ai posteri….

(Giovanni  Neri – 77)

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