Qualcuno dovrebbe …
… spiegarmi quali possono essere le ragioni per rifiutare un documento firmato digitalmente. Come è noto la cosiddetta “firma olografa” è facilmente contraffattibile e quindi insicura. Da oltre 20 anni in Italia esiste la firma digitale (con tutte le sue varianti) ma quella più sofisticata (basata su un certificato presente in un dispositivo elettronico) è di assoluta sicurezza. Intendo con questo dire che: 1) non è contraffattibile, 2) garantisce la assoluta integrità del documento firmato (cambiando anche un solo bit del quale la verifica fallisce), 3) per chi la riceve ci sono molteplici programmi freeware per la verifica (un esempio per tutti GoSign della infocert https://www.infocert.it/firma), 4) semplifica l’archiviazione sostituendo la carta con un documento informatico (un file immateriale), 5) garantisce l’identità del firmatario. Ecco a fronte di questo c’è soltanto l’ignoranza primitiva e medievale di chi si rifiuta di accettare un meccanismo che va solo a suo beneficio. Io mi domando per quale motivo non viene approvata una legge che obblighi ad accettare i documenti firmati digitalmente, cosa che avviene solo per alcuni casi (ad esempio la dichiarazione dei redditi). Il dubbio che nasce è che i colpevoli siano proprio i legislatori, contraddistinti da crassa ignoranza come comprovato da altri molteplici altri esempi, per cui ci troviamo ancora una volta ad essere il fanalino di coda dell’innovazione.E il ministro dell’innovazione che ci sta a fare oltre che a scaldare la sedia e incassare un lauto compenso?
PS Fra le istituzioni che non accettano la firma digitale ci sono le camere di commercio che si rifiutano di accettare i verbali di assemblea firmati digitalmente. Solo per dire in che situazione ci troviamo….
(Giovanni Neri – 77)
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Concordo con l’opinione che rifiutare un documento firmato digitalmente sia roba da Neanderthal (con tutto il rispetto per i Neanderthal: li menzioniamo con tono dispregiativo, magari i poveretti erano più avanzati di quanto si pensi). Sono anche costernato per il fatto che la possibilità di tale rifiuto esista: ci sono regole e controregole per le firme fatte a mano, per i timbri e via discorrendo, di notai, pubblici ufficiali, e amministrazioni varie; ci saranno anche regole per come deve essere fatta una firma digitale, intendo, regole stabilite da decreti: e allora, in forza di cosa qualcuno la rifiuta?
Per analogia con eventi passati mi viene in mente una spiegazione balorda: moltissimi anni fa, quando cominciarono ad apparire computer e stampanti, mi trovai nella necessità di rinnovare un documento; preparai i vari allegati richiesti e compilai la domanda. Credendo di far sfoggio di modernità, invece che scrivere la domanda a mano la preparai col computer, la stampai diligentemente su un foglio A4, la firmai e andai all’ufficio per consegnare il tutto. Mi fu rifiutata perché era scritta su un foglio A4, mentre loro la volevano su un foglio “uso bollo”; obiettai che le cose scritte nella domanda sarebbero state comunque le stesse, e chiesi cosa avrebbero fatto se invece di consegnare le carte a mano gliele avessi mandate per raccomandata: mi fu risposto che le avrebbero respinte comunque. La comica spiegazione dell’assurda pretesa venne fuori solo più tardi: il foglio uso bollo poteva essere usato come carpetta per infilarci dentro gli allegati; invece, se uno consegnava un foglio A4, l’amministrazione doveva provvedere per conto suo alla carpetta. Per carità di patria non dico di quale amministrazione si trattasse; sono però convinto che anche nel rifiuto della firma digitale un risvolto umoristico debba esserci, non vedo l’ora che salti fuori…
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Magic….!
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Aggiungo: certo che ci sono regole e controregole e tutta una normativa tecnica e giuridica emanata dall’Agenzia per la digitalizzazione. Il dispositivo per la firma (tipicamente una chiavetta USB) costa un centinaio di euro ! Ma la cosa che fa più arrabbiare è che gestire un documento firmato digitalmente è semplicissimo nel senso che esistono software freeware. Ma qualcuno vuole rendersi conto che “oggidì” contraffare una firma olografa con scanner e printer è un gioco da ragazzi (“mandatemi un fax firmato e spedisco il vostro CC alle Bahamas”? E il fatto che si accettino ancora i fax dove lo mettiamo? Niente: ci sono troppi ignoranti (o in malafede) a piede libero! Con questi soggetti siamo a un medioevo da cui non possimao sollevarci.
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