Non si può...

… non rallegrarsi che i due maggiori quotidiani italiani, nelle loro edizioni bolognesi, abbiano omesso il nome di un professore “dalle mani lunghe”,  giustamente sanzionato per un comportamento inconcepibile in un ateneo. Fa però impressione il riguardo nei confronti di questo docente (è bellissimo come questo sostantivo copra qualunque livello accademico) che non è certo prassi corrente nei giornali italiani. Il famoso “sbatti il mostro in prima pagina” è malcostume corrente sia che il malcapitato sia colpevole sia che sia innocente: basta un avviso di reato per caratteri cubitali a fronte di notiziola in ultima pagina se ritenuto in seguito innocente. In questo caso – a quanto si legge – l’imputato è risultato colpevole al di là di ogni ragionevole dubbio ma il suo nome è rimasto ignoto al grande pubblico. Non so chi sia questo “collega”, non mi interessa e credo che il suo comportamento sia inqualificabile. Personalmente, nella mia lunga carriera accademica, ho sempre preteso che i colloqui con studentesse avvenissero a porta dello studio aperta, a scanso di qualunque equivoco. Un plauso quindi per un caso di correttezza giornalistica ma il rammarico di constatare come anche in questo campo esistano due pesi e due misure e che, ancora una volta, ci sia un maleodorante sospetto di “casta”.

PS E’ rimasta notiziola senza seguito il proclama dell’ultraottuagenario con chili di cerone che avrebbe deciso di recarsi a Mosca, da quel galantuomo di Putin suo amico, per risolvere la crisi ukraina, portando con sé un Kg di tortellini e una bottiglia di lambrusco, magari accompagnato dalla “moglie in progress” (senatrice a carico dei contribuenti): fra vecchi satiri ci si intende (magari fosse così)…… 

Giovanni  Neri – 76)

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