e non più 30!..
… La decisione (?) del comune di Bologna di limitare la velocità urbana dei veicoli a 30 KM/h è un omaggio al populismo e un modo surrettizio per incrementare gli introiti del comune attraverso le multe. Nessun reale beneficio per i cittadini, se si escludono tratti stradali pericolosi nei quali sarebbe sufficiente installare opportuni speed-breakers (ad esempio in via Azzurra). Ma quelli non danno gettito…La velocità indicata è di fatto insostenibile e non potrà non creare ingorghi e lamentele da parte di chi, per raggiungere una zona di Bologna, impiegherà tempi biblici. Posso già fin da ora ipotizzare quale sarà la conseguenza. In prossimità di un dannato autovelox i mezzi rallenteranno (forse all’improvviso) causando tamponamenti e conseguenti ingorghi per stabilire le responsabilità. Per non parlare dei contenziosi amministrativi per i ricorsi in sede giudiziale. Come ulteriore negativa conseguenza aumenterà il numero dei monopattini elettrici, privi di targa, che costituiscono – quelli sì – un vero pericolo per la circolazione. La decisione indicata è totalmente irrazionale per nascondere un aumento degli introiti comunali. Il quale comune – poi – si distingue per non rispondere ai cittadini (segnatamente assessore Orioli e sindaco Lepore) dimenticando che i suoi organi sono al servizio dei cittadini e non viceversa. Vale la pena di ricordare ancora una volta che al sottoscritto che aveva mandato un messaggio a Cameron e alla Merkel era stata data risposta nel giro di due settimane? Ovviamente erano molto meno impegnati dei succitati ma forse solo più educati…..
(Giovanni Neri – 76)
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Ammetto di non essere aggiornato su quali siano i limiti di velocità prescritti da leggi nazionali e quali siano quelli lasciati alla discrezione dei Comuni. Una volta il limite di 50 km/h nei centri abitati era generale perché lo prescriveva il codice della strada; i cartelli venivano piazzati al bordo del centro abitato e tanto bastava: l’automobilista doveva sapere che, fino a che non s’incontrava il divieto di fine limite uscendo dalla zona abitata, il limite era in vigore (cioè, non serviva ripeterlo periodicamente dentro il centro abitato). Immagino che, invece, cartelli che prescrivono un limite inferiore, a discrezione del Comune, debbano essere ripetuti (a Bologna ci sono da tempo cartelli siffatti nel viale che va da Porta San Mamolo a Porta Castiglione). Ho il sospetto che i cartelli discrezionali andrebbero ripetuti ad ogni incrocio, come si deve fare con quelli di divieto di sosta. Se così è, ci si chiede quanto costerà tappezzare Bologna di cartelli di limite a 30 km/h, da dove escono i soldi, e a chi verrà affidata la fabbricazine dei cartelli.
PS: l’obbligo di ripetizione dei cartelli a ogni incrocio è una cosa seria e benemerita: grazie a esso, sono riuscito a ottenere dal Giudice di Pace la cancellazione di parecchie multe per sosta vietata nella zona adiacente al mio ufficio…
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Beato te…..
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