Apprendo dalla pubblicità..
…riportata da un giornale che anche la fisica viene proposta sotto forma di manga (ammetto che ho impiegato parecchio tempo a capire che si tratta di “fumetti” di origine giapponese). Ora la nostra sta diventando la civiltà del fumetto e sotto la scusa di avvicinare ai “giovani” (ma forse la dizione esatta si riferisce ai virgulti decerebrati, non la maggioranza fortunatamente) elementi importanti della cultura se ne prostituiscono gli elementi fondamentali. La letteratura? Una volta esistevano i “bignamini” ma i rassunti di opere celebri come la Divina Commedia o i Promessi Sposi rispetto ai fumetti erano da premio Nobel. Persino la versione “topoliniana” dell’opera di Dante con la sua ironia era un pezzo da premio letterario. Ora mi chiedo: come si può rappresentare in un “manga” la famosa formula f=ma e le sue implicazioni e quale manga potrà mai spiegare anche da lontano l’anomalia fisica dei “quanti”? Da vecchio parruccone non posso che osservare che la tendenza non è a elevare e introdurre le menti verso mondi più complessi delle soap opere televisive ma quello di abbassare tutto a livello primordiale. Il processo faticoso di apprendimento e approfondimento era ed è esercizio fondamentale dello sviluppo cerebrale dei singoli e la sua assenza provoca non solo l’abbandono di capisaldi della nostra cultura ma l’impoverimento globale della nostra civiltà. Ed è alla base della drammatica divisione fra una élite che detiene gli strumenti di interpretazione e la grande massa pronta a seguire qualunque pifferaio di Hamelin.
(Giovanni Neri – 76)
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Sulla tendenza ad abbassare l’apprendimento a un livello primordiale è illuminante la lettura, ad esempio, di “Togliamo il disturbo” di Paola Mastrocola, e di altri testi della stessa autrice.
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Ho letto anche io il libro ma trovo sconfortante che addirittura un giornale come Repubblica, che almeno in passato vantava una propria diginità intellettuale, si faccia promotore di una puttanata come questa. Avrei la curiosità di capire come fenomeni fisici che per la loro spiegazione richiedono almeno un minimo di matematica possano essere divulgati a fumetti ma mi vergogno alla sola idea di prendere in mano questa indegnità.
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