L’idea ..
… che un condannato con sentenza passata in giudicato (con una serie di processi sfumati per prescrizione grazie alle vagonate di denaro – guadagnate in modo quantomeno dubbio – devolute ai suoi avvocati e un sistema giudiziario che trasforma il garantismo in scappatoia per chi può) possa diventare la seconda carica dello stato (presidente del senato) fa semplicemente schifo e fa capire a quale degrado sia giunta la democrazia italiana. Dico “possa” perchè c’è sempre la speranza che gli italiani si vergognino come me di questa possibilità e votino con la testa (ammesso che la maggioranza ce l’abbia, il che è assai dubbio). Posso solo immaginare cosa diventi l’Italia nel consesso europeo con una prima ministra lacchè di Orbàn e Bannon, filorussa e filotrumpiana e un parlamento di maggioranza post-(o forse neo)- fascista. Ma porca miseria! è possibile che siamo tutti condannati a vergognarci di essere italiani e subire i lazzi e i frizzi dei nostri conoscenti stranieri che vivono in democrazie forse imperfette ma non da suburra e/o da paese delle banane? Eppure c’è ancora chi tenta (vox clamantis in deserto) di ribellarsi alle devastanti storture del sistema. Per almeno due volte su Repubblica (non il sig. Piero Orrù che gode del privilegio nella rubrica di Merlo della costante pubblicazione di lettere che fanno sospettare che Orrù sia il secondo cognome di Merlo o un suo parente) sono comparse lettere che corrispondono a quanto da tanto tempo sostengo, ovvero che agli eligendi andrebbe fatto un test di conoscenza delle leggi fondamentali italiane e della storia dell’Italia almeno del XIX secolo (e – aggiungo io – di “itagliano“). Un principio similare sarebbe aspicabile fosse applicato agli elettori che nella larga maggioranza sono ignoranti pecoroni pronti a seguire il primo pifferaio di Hamelin (che magari promette pensioni minime a 1000 euro!). A chi mi accusa di ambire a un sistema oligarchico rispondo che aspiro a un sistema di persone comprovatamente serie e preparate (insomma il contrario di Taverna & Co.) non importa di che colore o opinione siano. Sarà pur vero quanto affermò Churhill, ovvero che la democrazia per quanto imperfetta, è il migliore sistema politico ipotizzabile ma mi chiedo cosa direbbe oggi in presenza di internet, social media etc. Il paradigma della democrazia è cambiato e con esso dovrebbero essere le regole che la governano e non sistemi vecchi non più adatti alla mutata situazione. Ma vai a spiegarlo a tutti quei personaggi che venderebbero la mamma per un seggio e che sfruttano una metodologia bacata per interessi puramente personali. (PS Qualcuno ricorda che il PC eleggeva anche gli “indipendenti di sinistra” ovvero persone di comprovata e competenza e onestà non iscritte al partito: dove sono finiti….?) – Addendum 17.03. Una parte di questo post è stato da me postato su Linkedin e il commento di un decerebrato è stato che Linkedin non è un sito per propaganda politica. Ecco quando parlo di elettori cui fare un test ho trovato l’esemplare adatto. Propaganda politica: ma scherziamo? Qui si tratta del futuro dell’Italia e NON di un partito.
PS Sono costretto ancora una volta a segnalare che commenti “anonimi” sono immediatamente cassati.
(Giovanni Neri – 76)
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Conoscendo il personaggio, e ad onta delle smentite, è probabile che Berlusconi abbia preteso la carica di Presidente del Senato in cambio della partecipazione del suo partito alla coalizione elettorale. Tecnicamente, B. può candidarsi dato che la sentenza che lo ha condannato a quattro anni più due di interdizione è del 2013. Ammettiamo che si candidi, che venga eletto, e che venga messo insieme un numero sufficiente di pecoroni che gli forniscono la maggioranza che gli serve per presiedere il Senato. Come primo atto potrebbe esordire con una barzelletta che ridicolizza le donne; subito dopo, a qualche Senatore che protesta per la barzelletta, potrebbe proporre il ruolo di kapò in un film da lui prodotto, come fece con Martin Schulz a Strasburgo. Infine, il dramma si dispiegherebbe nella sua interezza quando il nostro, tentando di gestire la riunione del Senato, comincia a infilare uno strafalcione dopo l’altro: me li vedo già quei poveretti che fanno da suggeritori a latere, che tentano di arginare il disastro mentre il nostro li insulta dicendo di star zitti perché lui sa il fatto suo. Per fortuna che ci sono reti che trasmettono le riunioni parlamentari, questo sarebbe uno show da non perdere. La domanda è: se tutto ciò avviene, chi è che deve gestire il seguito della vicenda? Chi convince B. a farsi sostituire (per sempre) dai Vicepresidenti? Poi c’è un altro problemino: dovesse mai capitare un impedimento a Mattarella, il Presidente-della-Repubblica-facente-funzioni sarebbe proprio B., e qui non ci sono Vicepresidenti che tengano…
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Quello dello smalvino a Mattarella è ciò che mi preoccupa di più: un presidente della repubblica in mano a un pregiudicato è forse l’ultimo e più grave insulto fatto alla nostra povera Italia. Spero in uno smalvino di Berlusconi ma, come dimostra la storia, Dio non esiste altrimenti avrebbe già fatto piazza pulita di tutti i malfattori presenti e passati. Mi consola (un pochissimo) il fatto che finalmente vengono silurati ridicoli personaggi come Toninelli, Taverna (e chè, stamo a scherzà?) etc. e che grazie al suicidio numerico dei pentastellati saranno rimpiazzati da molti meno (numericamente) “minus habens”. Passare dalla vicepresidenza del senato alla segreteria di uno studio dentistico è quasi esilarante (ed economicamente da suicidio). Ma nel crepuscolo della mia esistenza non avrei mai immaginato un mondo così marcio e con prospettive assolutamente apocalittiche. Come un governo di neofascisti si inquadri in questo drammatico contesto globale è quasi inimmaginabile. Rimane il fatto che costoro saranno eletti da una massa di percoroni incompetenti in un sistema che è ormai inaccettabile. E’ cambiato il contesto storico (i.e. social media) ma si insiste su uno strumento (quello delle elezioni senza accertamento della competenza degli elettori) assolutamente astorico. Non so voi, ma io….
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