…
Fra le tante disgrazie ..
… che l’infausta caduta del governo Draghi implica c’è anche la vittoria della corporazione dei taxisti che dai tempi delle “lenzuolate” di Bersani fanno del trasporto in auto un feudo inattaccabile di privilegi da decimo mondo. La cosa più incredibile è che hanno – paradossalmente – una parte di ragione, come ce l’hanno i gestori degli impianti balneari, le edicole etc. ovvero le storture di tutte quelle categorie che decenni di lassismo a scopo elettorale hanno lasciato marcire così che raddrizzare la situazione diventa una tragedia. Le concessioni per i taxi sono merce di scambio e valgono somme enormi, gli stabilimenti cresciuti sulle spiagge corrispondono a investimenti di notevole valore etc. Ora un governo con le palle – come poteva essere quello Draghi – aveva la forza di risanare la situazione azzerando i privilegi e compensando – ove ragionevole – gli investimenti oggettivi. Facile no? E invece la norma dei taxisti è stata stralciata per ovvi, ignobili, motivi elettorali a fronte di manifestazioni gonfiate da alcuni di quei partiti che stavano al governo alla stregua dei ministri che hanno votato contro sè stessi. E così la corporazione l’ha fatta franca, i cittadini li hanno fatti fessi e le condizioni poste dal PNRR sulla base della Bolkenstein semplicemente violate. E se i fondi PNRR fossero sospesi si dovrebbe dare la colpa alla EU “cinica e bara”? Serve altro a predire il prossimo futuro?
PS Sono costretto ancora una volta a segnalare che commenti “anonimi” sono immediatamente cassati.
(Giovanni Neri – 76)
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