La guerra di Putin ..
….oltre alle tragedie sotto gli occhi di tutti ha anche scompaginato la percezione degli stati. La Polonia e la Turchia (a ragione) erano fino al 24 Febbraio considerati stati canaglia, dove i diritti dei singoli venivano (e vengono tuttora) regolarmente calpestati, con il panislamismo antikurdo del ducetto turco e tutto il ciarpane autoritario repressivo della Polonia (inutile qui ricordare i mai sufficientemente vituperati fratelli Kaczyński – uno almeno ha tolto il disturbo). Ma ecco che Putin ha compiuto un miracolo: la Polonia (plurisanzionata dalla EU) è diventata il faro dell’accoglienza ed Erdogan il mediatore cui tutti fanno riferimento. Inutile dire che i due regimi si stanno fregando le mani e in segreto avranno mandato i più sentiti ringraziamenti al satrapo russo per questa insperata fortuna (anche se è già costata decine di migliaia di morti). E per lo strabismo politico del mondo ci si aggrappa ora alla Cina come possibile interlocutore e mediatore la quale ha come obiettivo primario la riconquista di Taiwan. Se si vuole ridere amaramente si può anche ricordare che Medvedev dieci anni fa era visto come il volto dialogante della Russia. Continuare a ricordare fatti come questi (e ce ne sono a centinaia!) sarebbe solo un atto di autolesionismo.
(Giovanni Neri – 76)
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