Leggo che i genitori..
….di una scuola romana si sono ribellati alla richiesta della scuola per la propria dignità di limitare abiti succinti, top con pancino scoperto, pantaloni corti, infradito etc. e mi ha ricordato un altro episodio in cui si suggeriva di evitare minigonne troppo corte perchè “l’occhio dei professori cadeva…”. Debbo dire che sono vissuto in un’epoca in cui le studentesse fino alla fine del liceo dovevano indossare un grembiule nero…e certamente i costumi sono cambiati. E risparmio a chi mi legge considerazioni che potrebbero farmi passare per un parruccone conservatore e passatista ma mi piace ricordare che nella liberissma UK ragazzi e ragazze debbono indossare lo stesso abito distintivo della scuola. E non è solo per la dignità della scuola ma per un fatto di equità: così facendo si evitano esibizioni di marche lussuose che non possono non istigare l’invidia di chi non può permettersele. Un fatto democratico e non posso che ringraziare di non avere a che fare con problemi simili e certamente senza imposizioni come genitore di teen-ager cercherei di far capire che ogni luogo ha una sua dignità. Ma la realtà è che i genitori di oggi sono gli stessi che in un passato recente non hanno avuto rispetto per la istituzione e come possono fare da maestri in una materia a loro ignota? Eppure le chiese, il parlamento, le aule giudiziarie etc. richiedono un abbgliamento adeguato senza che nessuno si strappi i capelli: perchè la “squola” no?
(Giovanni Neri – 76)
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