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I termovalorizzatori – 4 Maggio 2022

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Fa pena..
…..  leggere le motivazioni ideologiche con le quali i decerebrati grillini si oppongono ai termovalorizzatori che disincentiverebbero la differenziata. Lombardi, Grillo & company in realtà hanno solo in testa le elezioni e il terrore delle sicura trombatura cui vanno (finalmente!) incontro. Ho scritto un post su Linkedin che qui rporto intergralmente ” Il termovalorizzatore di Copenhagen, paese ultraecologico, ha sul tetto una persino una pista da discesa per sciatori. E sempre per lo stesso motivo sono stati pensati elementi come il bar, l’area crossfit e una parete per l’arrampicata che, con i suoi 85 metri, è fra le più alte del mondo.Sostenibilità si declina non solo in riduzione a zero delle emissioni. A fianco della discesa pensata per gli sport invernali, ma aperta anche d’estate, si può percorrere un sentiero di quasi 500 metri immerso nel verde e disegnato dallo studio danese Landscape Architects SLA. «Con i suoi percorsi adatti a passeggiate ed escursioni, il parco naturale sul tetto del CopenHill invita i cittadini ad attraversare questa sorta di paesaggio montuoso e ricco di verde» spiega Rasmus Astrup, partner & design principal di SLA. «Grazie a oltre 7mila arbusti e circa 300 fra pini e salici, l’inceneritore più pulito del mondo diventerà una casa per la fauna locale e darà vita ad un nuovo ecosistema urbano all’interno di Copenaghen. Ma non solo: sarà anche un’isola green che avrà un forte impatto visivo sul paesaggio circostante». Al di sotto delle piste da sci e del parco, l’impianto è in grado di smaltire 440mila tonnellate di rifiuti all’anno, abbastanza da fornire energia sufficiente ad alimentare 150mila abitazioni. E tutti gli elementi progettuali sono stati pensati per valorizzare al massimo questo processo tanto quanto l’impatto estetico e funzionale. Un esempio? L’utilizzo di ampie vetrate, in particolare sulla facciata, permette ai visitatori di guardare all’interno della centrale. Lo stesso ascensore che porta alla pista da sci, essendo realizzato in vetro, consente di osservare il processo produttivo. Meglio le discariche, vero? Oppure la differenziata al 100%, un’utopia da Archimede Pitagorico. E il termovalorizzatore genera anche quell’energia di cui abbiamo disperato bisogno. Meditate gente, meditate.…” 
Per-i-decerebrati-che-non-vogliono-il-termovalorizzatore-
(Giovanni  Neri – 76)
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4 risposte a "I termovalorizzatori – 4 Maggio 2022"

  1. Carlo Gostoli ha detto:

    Ho scritto ad un mio amico ecologista il seguente messaggio, cosa ne pensi? “Non sono un esperto, ma mi pare che il il problema non sia la raccolta differenziata, che si può e si deve fare, ma il successivo riciclo dei rifiuti raccolti. Ho letto, non ricordo dove, che il 60% dei rifiuti raccolti in modo differenziato finisce successivamente ad essere scartato perché non vi è possibilità o tecnologie adeguate per il riciclo. Cosa se ne fa? Dato che chiedo per capire e senza alcun intento polemico mi piacerebbe qualche risposta (o anche smentita) razionale”.

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  2. Rambomax ha detto:

    Immagino che l’opposizione dei grillini ai termovalorizzatori derivi dal fatto che mancano loro non tanto le informazioni, quanto gli strumenti concettuali per comprendere le informazioni stesse. Ovviamente non è vero che l’adozione del termovalorizzatore disincentiva la raccolta differenziata: nel termovalorizzatore finiscono quelle categorie di rifiuti che, a valle della raccolta differenziata, non sono state riciclate in altro modo. E’ possibile che invece i grillini seguano questo ragionamento: se a Tizio viene detto che c’è l’inceneritore, allora Tizio pensa che qualunque rifiuto venga incenerito, dunque Tizio sbatte tutto in un unico bidone e tanto peggio: così non deve pensare a dove mettere i rifiuti, tanto poi ci sarà qualcuno che si occupa d’incenerire. In un balordo calcolo pre-elettorale, forse i grillini seguono l’idea che, mettendosi contro l’inceneritore, fanno vedere di parteggiare per i cittadini probi, quelli che differenziano il pattume, e non per gli sporcaccioni, cinici complici dei fautori degl’inceneritori. Così, i cittadini probi li voteranno e tanti saluti ai Danesi. Giusto?…

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    • Nessuno, ripeto nessuno, ha ancora dato una precisa risposta TECNICA al rifiuto dei termovalorizzatori. Chi oggi ne fa una bandiera ideologica dimentica un piccolo particolare: è IMPOSSIBILE riciclare tutto e anche nelle condizioni più favorevoli rimane comunque un residuo che se non si vuole che inquini deve essere smaltito. Come? Ovviamente incenerendo e producendo energia. E non mette conto millantare il problema dei fumi: esistono oggi tecniche sofisticate per il filtraggio che eliminano ogni possibile inquinamento derivante da quella origine. Il problema è quindi solo garantire la realizzazione e la gestione corretta di termovalorizzatori che rispettino tutte le regole e prescrizioni per un funzionamento a regola d’arte. Il dubbio che nasce è quindi che in mancanza di altri argomenti (e in affanno di voti per le prossime amministrative) i pentastellati cerchino di sbandierare una problematica inesistente contando sulla insufficiente competenza di larga parte dell’elettorato. La cosa ricorda molto da vicino le problematiche di Chernobyl e Fukushima. Nel primo caso fu un clamoroso errore di gestione a causare il disastro e nel secondo lo stoccaggio sotto la centrale. Non sono le centrali nucleari il male ma la loro cattiva gestione. So bene che l’argomento suscita gli strali di molti ecologisti ma in attesa di una messianica fusione la produzione di energia tramite la fissione delle centrali di IV generazione non dovrebbe essere scartata come un anatema sia perchè chi ha le centrali se le tiene strette (!!) sia perchè quando la fame di energia non sarà coperta dal gas di terze parti (non russe) sarà troppo tardi per pensare al nucleare. Ideologia, ancora ideologia senza scienza e tecnologia.

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