Matisse
Non sono certo…
… un fan dell’ex KGB Putin che considero uno dei satrapi che infestano il mondo e la cui invasione della Crimea è stato un atto vergognoso come quello della Georgia. Insomma un figuro che non vorrei di certo come vicino di casa. La crisi ukraina mi ricorda – per certi aspetti – quella dei missili di Cuba nel 1962. Là un’America spaventata dalla installazione di missili sovietici nell’isola caraibica minacciò una guerra nuclease temendo per la propria sicurezza, con batterie di missili a pochi km dalle proprie coste. Ecco: l’adesione della Ukraina alla Nato (e il conseguente dispiegamento di forse “ostili” ai confini russi) potrebbe suscitare la stessa apprensione del presidente Kennedy nel 1962 e il muscolare “avvertimento” delle “esercitazioni” un segnale di cui tenere conto. Può ben essere che il parallelo abbia molti punti di debolezza e che molti fattori siano diversi (la Russia ha già ai propri confini la Nato in Polonia e in altri stati europei) ma può ben essere che l’Ukrania che si protende con le sue propaggini all’interno della Russia possa essere percepita come una potenziale minaccia superiore a quella esistente. Paranoia? di certo Putin non brilla di acume ma la domanda che sorge spontanea è: la Nato ha bisogno dell’Ukraina oppure il tutto è un pericoloso gioco di scacchi in cui si mette a rischio la sicurezza dell’intera Europa? Bisogna sperare che come nel caso dei missili cubani il buon senso prevalga. Ma da entrambe le parti!
(Giovanni Neri – 76)
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