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Che il “focus” dei giornali italiani.…
…sia su Berlusconi-si/Berlusconi-no sarebbe comico se non fosse tragico. Appuntare l’attenzione su un ometto spompato, malato di satrapismo, un personaggio senza dignità e che ha fatto soldi in un modo “discutibile”, è una vergogna mentre nel mondo si muore di fame, di soprusi, violazione sistematica dei diritti umani, di pene di morte comminate a pioggia etc. Come emblema di questa stortura si pensi all’Afghanistan, un paese abbandonato al suo tragico destino da una nazione che pure negli anni ’40 salvò l’Europa, dove una banda di criminali rozzi, ignoranti e fanatici spadroneggia violando ogni legge umana conscia che un paese lontano può essere considerato una pura “espressione geografica” disposable nel silenzio e nel disinteresse dell’opinione pubblica internazionale. Oggi l’Europa si comporta verso l’Afghanistan come se il problema non esistesse e per ridestarne l’attenzione sarebbe necessario l’equivalente di una Pearl Harbour che spinse una sonnacchiosa America, che ignorava volutamente gli orrori del nazismo, a entrare nel conflitto non per giusti motivi morali ma perchè capì che erano minacciati i suoi interessi diretti. Ecco, certamente non auspico una strage, ma sarà pur necessario che le coscienze siano risvegliate e che vi sia un sussulto di senso della moralità che non può esaurirsi nell’opposizione a Putin e alle sue brame ukraine, uno dei tanti ignobili e rozzi dittatori che infestano il nostro mondo. (Forse per essere dittatori condizione necessaria è essere rozzi e ignoranti). Rifacendomi a Hegel e all’ “astuzia della storia” sembra che il mondo abbia bisogno di uno scossone epocale per ridestarsi dal sonno della ragione che purtroppo nel passato è stato rappresentato dalla guerra o da una grande rivoluzione come in Francia per rendersi conto che “sunt denique fines, quos ultra citraque nequit consistere rectum”. Ecco vorrei leggere un giornale o ascoltare un telegiornale che si desse cura di svegliare le coscienze obnubilate dal benessere locale e agisse come stimolo culturale e morale contro un mondo che in larga parte è inaccettabile. La solita utopia? Ovviamente, ma sarà pur necessario che vi siano voci, per quanto flebili, che non siano tutte “rinoceronti”.
(Giovanni Neri – 76)
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