Matisse
Che il presidente …
… della repubblica serba intervenga per difendere la protervia di un marchese del Grillo serbo è tragicomico e la dice lunga sulla opportunità di accettare la Serbia nella EU, un governo che ha protetto due assassini come Mladic e Karadzich e che solo obtorto collo li ha consegnati alla giustizia internazionale dopo avere avuto un altro bel giglio come Milosevic come presidente. Ma non ne abbiamo abbastanza di Ungheria, Polonia e Bulgaria? Non è il caso di interrompere subito i colloqui con Turchia e Serbia? Al di là della farsa del tennista (che spero che si risolva come legge comanda e venga rispedito con ignominia da dove è venuto) è possibile che ci siano ancora dubbi sulla qualità democratica di questi paesi? L’accettazione dei paesi canaglia (sotto la guida di Prodi, non lo si dimentichi) non sembra avere insegnato nulla e con la scusa del rischio di vederli inglobati nella sfera di influenza russa (come se non fosse già il caso della Serbia) vogliamo accettare ulteriori paesi in grado di bloccare l’unione con il loro diritto di veto? Non è il caso di allargare il perimetro dell’unione ma di restringerlo e siccome i trattati non permettono l’espulsione si dovrebbe costituire una sorta di piccola EU con paesi che condividano i principi democratici che dovrebbero essere (e non sono) alla base della unione. Il presidente serbo, per ovvi squallidi motivi elettorali, difende chi vorrebbe violare le leggi di un paese sovrano: dovremmo persino rifiutarci di parlare con un simile figuro, oppure qualcuno crede che se ne possano trarre benefici? Perchè si continua a dimenticare la politica di appeasement di Chamberlain e i suoi drammatici effetti?
PS (10 Gennaio) il serbo fedifrago è stato riammesso: ancora una volta il business l’ha spuntata sulla legalità
(Giovanni Neri – 76)
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