Matisse
Ci voleva …
…Mattarella per dire che “il re é nudo” ovvero che molti conduttori di sciagurati talk-shows televisivi danno cinicamente spazio a decerebrati no-vax mettendoli sullo stesso piano di seri scienziati, in nome del moloch televisivo, l’ “audience”. Che importa se questo impatta sulle molte menti deboli che pasteggiano a social media inducendo a rifiutare il vaccino? Si distinguono in questa ignobile mercificazione la Berlinguer e il conduttore concorrente di “di martedì” Floris che cercano una miseranda giustificazione in nome di un millantato diritto di informazione. Personalmente ho da tempo smesso di ascoltarli, preferendo loro anche un filmaccio di ultima. Tre giorni fa per caso sono capitato su una registrazione di una vera e propria rissa dalla Berlinguer fra il “descamisado” Scanzi e un altro carneade no-vax che pretendeva di comparare i morti da fumo con i morti di Covid essendo il Covid l’argomento in questione. La conduttrice Berlinguer anziché togliere loro l’audio immediatamente e invitare i maleducati a uscire fingeva di dire “state bboni” ma nel concreto assaporava in silenzio il possibile aumento di share. Molto più serio Mentana che esclude i no-vax dal suo Tg seguito in questo dalla Gruber. Per chi fosse interessato a conoscere a fondo la storia del Covid consiglio la lettura professionalmente documentata (ovvero basata su documenti citati) del libro di Fabrizio Gatti “L’infinito errore”. Questa é informazione non il trash televisivo.
(Giovanni Neri – 76)
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Mi sento un po’ obsoleto. Trovo i talk-show noiosi ed in particolare trovo inguardabili quelli da te citati. Inoltre non capisco come miei contemporanei siano attirati da gente che parla di nulla, con affermazioni che tutti sanno essere molto parziali o non vere (compreso anche il vecchio Cacciari). Si, anch’io preferisco un filmaccio.
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Parafrasando quanto disse Sabina Guzzanti in altro contesto “Cacciari è una vecchia ciofeca” (e aggiungo io noioso e ripetitivo) dedito solo alla sua promozione (immagino non gratuita) e al suo autoincensamento (insieme alla tintura dei capelli…) e totalmente ignorante di medicina e soprattutto di statistica, come i suoi compari di merende Agamben & Co. La decenza imporrebbe che questi cosiddetti “maîtres à penser” prima di parlare azionassero il cervello ricordando che la competenza non è un optional se non si vuole scadere al livello degli esibizionisti di Facebook e Tik-Tok. Ma voi ve lo vedete il virologo Crisanti che discetta di Hegel in TV? Ecco cosa significa competenza che fa rima con pudore e serietà, quella che manca a costoro insieme al senso del ridicolo e a quello di responsabilità quando si tratta della vita altrui.
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