Matisse
Si può dire …
… “ma che palle questo me too!” parossistico? Leggo che alcune pseudo-femministe in cerca di una facile notorietà attaccano il serial “Sex and the city“, una storiella a sfondo blandamente sessuale (ma con un sesso allegro e senza traumi -almeno nelle due puntate che ho avuto in passato casualmente modo di vedere). Mi aspetto che gli strali di queste vestali del femminismo malato (come si rimpiange una vera femminista come Adelaide Aglietta!) si rivolgano anche a quel maschilista di Amleto che vuole spedire la povera Ofelia in convento (impedendo la rappresentazione della tragedia), o a Otello o al comandamento “non desiderare la donna d’altri” o a personaggi storici con storie non sempre immacolate. Pronto a farmi impalare da queste “personaggette” rivendico una sana ed equilibrata differenziazione dei ruoli e mi scaglio contro il parossismo iconoclastico che sembra essersi impadronito di una parte della società. Se si vuole un esempio delle regole ridicole che sono conseguenza di questa moda ricordo che in molte ambasciate statunitensi è proibito dire a una collega “come sei elegante!”. Mizzega! E dove sta il piacere del sottile gioco della seduzione (ovvviamente con i confini del buon gusto e del rispetto)? Va da sè che ci sono stati e ci sono episodi ignobili che giustamente e doverosamente debbono essere stigmatizzati ma bando a ridicoli eccessi! Allora mi si lasci raggiungere il fondo del più bieco maschilismo: non sarà che alcune delle più fiere alfiere del movimento non hanno mai ricevuto un complimento, una parte importante del sale dei rapporti umani? Sono già in agonia per gli strali come San Sebastiano….
PS Domenica 19. Mi hanno molto addolorato alcuni commenti orali (non pubblicati sul blog) che mi imputano di essere un maschilista che usa anche un linguaggio triviale (che palle). Avevo pensato di rimuovere il post (che voleva – nel finale – essere solo una allegra provocazione) ma poi ho pensato che fosse piū giusto sottopormi come sempre al giudizio dei lettori. Nel bene e nel male. Non sono affatto “un bieco maschilista” ma solo un libero pensatore che rifiuta gli eccessi parossistici che tolgono significato a un movimento che ha mille ragioni serie per esistere. Ma proprio per la natura del blog così come io mi sottopongo al giudizio dei lettori credo che sarebbe giusto che si sottoponessero coloro che dissentono anche per facilitare un confronto che è in fondo il sale del blog.. Commentate, amici, commentate per iscritto…
(Giovanni Neri – 76)
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