Matisse
Diamo per scontato …
… che la politica sia di fatto mediazione e che le decisioni “mediate” debbano essere prese sulla base delle indicazioni degli esperti, ovvero di persone di comprovata “competenza” cui non viene demandata la decisione proprio per la necessità di mediare fra istanze diverse. Da questo assunto si dovrebbe immaginare che la politica si contorni di esperti cosa che purtroppo avviene raramente perchè la bulimia di posti (spesso molto ben retribuiti) da parte dei politici è senza fine. Non posso dimenticare che la Castelli (laurea triennale…) ha dato di fatto del somaro a Padoan, un ministro economico con una carriera di tutto rispetto (ricordate il bue che dà del cornuto all’asino?) e che una avvocaticchia (oggi ministro!) per ottenere l’abilitazione all’esame di stato si è trasferita a Catanzaro (o altra città del sud – senza commenti).
Per molti aspetti sono convinto che il rispetto di cui oggi gode Draghi nasca propria dalla sua esperienza e competenza che gli permette di confrontarsi senza incertezze sui temi più importanti e in particolare su quelli economici. In una vicenda che ho vissuto da vicino qualche anno fa, la politica voleva sostituire un manager di grande esperienza con una carriera di successi imprenditoriali alle spalle con un “dropout” politico senza alcuna competenza ed esperienza, disastro evitato solo per la ferma opposizione del CdA che aveva minacciato le dimissioni in massa. Forse tutto questo è inevitabile ma la sgradevole sensazione è che questa distorsione avvenga in modo esorbitante in Italia. In materia sarà interessante vedere cosa succederà ad alcuni dilettanti catapultati senza alcun merito a posti di responsabilità quando nel 2023 il parlamento subirà una riduzione significativa di seggi. E se i sondaggi valgono qualcosa, i pentastellati sono di fatto destinati a scomparire (o avere la stessa consistenza del partito repubblicano degli anni ’70). Quale competenza potrà accampare un Toninelli (ignominosamente rimosso dai palazzi del potere!) che vivrà della immeritata pensione da deputato e che vedremo ai giardinetti con i nipoti a spingere l’altalena?
PS Non c’entra con l’argomento di questo post ma suggerisco di leggere l’Amaca di Serra su Repubblica di oggi. Un articolo che vorrei avere scritto io come post (ma purtroppo non ho la penna di Serra…), ma che condivido al 1000% anche nella punteggiatura.
(Giovanni Neri – 76)
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