Matisse
Sia chiaro, ...
.il peso specifico delle inadempienze di Polonia e Ungheria, stati canaglia della UE, sono infinitamente superiori alle inadempienze dell’Italia sulle concessioni balneari. Ma è inutile fingere di non vedere la pagliuzza nell’occhio solo perché altri hanno una sequoia, quando da anni il nostro paese è inadempiente relativamente alla direttiva Bolkenstein che viene applicata in Italia settorialmente (leggasi secondo convenienza). Quella delle concessioni balneari ne è un esempio lampante ricordando anche le irrisorie tasse di concessione pagate e spesso la protervia dei gestori con proibizioni ingiustificate al solo scopo di tartassare i villeggianti. Ergersi a paladini della legalità e poi nel proprio piccolo violare in modo patente quanto approvato a livello europeo (anche dall’Italia) non è da paese serio e ci espone alle giustificate critiche dei paesi che invece le direttive le rispettano. Poi ci si lamenta se l’Italia, spesso, viene considerata il paese dei furbetti, in questo caso con l’avallo del governo (manca la mappatura… una balla spaziale….). E non dimentichiamo che potenzialmente tutto questo potrebbe avere risvolti negativi anche sull’erogazione dei fondi del PNRR. Bisogna sperare che in sede di approvazione della legge un sussulto di serietà eviti questo scempio anche se le speranze sono poche a causa delle molteplici interconnessioni (chiamiamole così…) fra politica e interessi di parte. Un vecchio adagio dice che “predicare bene e razzolare male” non va bene. Draghi dovrebbe opporsi strenuamente a questo ma pare che in questo caso sia “flessibile” a danno del paese che governa. Per un possibile futuro presidente della repubblica non è un buon biglietto da visita.
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