E’ ora disponibile ...
….. Windows 11, gratuito per chi possiede Windows 10. Ma… può essere installato SOLO se il processore dispone del modulo TPM che si trova unicamente nei processori più recenti. Ovviamente questa è una miglioria, ma appare un modo surrettizio per obbligare gli utenti (magari con un PC perfettamente funzionante e performante vecchio di un paio di anni) ad acquistare un nuovo computer con tutte le conseguenze economiche del caso. E’ una vecchia storia: anche solo il sw molto spesso non risulta più installabile sui PC presenti anche se le funzionalità aggiuntive sono interessanti solo per una percentuale degli utenti inferiore all’1% e delle quali si potrebbe tranquillamente fare a meno. “E’ il mercato bellezza!”. Ma il danno non è solo economico: la migrazione su un PC diverso (non un semplice aggiornamento del SO!) obbliga a reinstallare anche tutti programmi attuali, operazione lunga e laboriosa quando non obbliga ad acquistare nuove versioni dei programmi di cui sopra. Ovviamente sono presenti in rete “trucchi” per evitare la sostituzione del PC ma con il rischio di future e catastrofiche incompatibilità. Da esperto informatico la cosa mi ha profondamente irritato e per il momento Windows 11 può rimanere dove è anche se so perfettamente che prima poi alcuni dei programmi risulteranno incompatibili. Insomma una truffa legale!
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Ha provato a vedere se TPM 2.0 si attiva da UEFI?
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Sono un prof. universitario di elettronica /informatica e ho rapidamente scoperto che nel mio processore non è implementato il TPM pur essendo “vecchio” di solo due anni!. I workarounds proposti su Internet non mi convincono anche perchè probabilmente non saranno validi per le prossime releases. Sarebbe auspicabile che Microsoft fornisse una versione TPMless: si può solo sperare che le moltissime proteste degli utilizzatori portino consiglio all’azienda. E’ comunque una vergognosa truffa cui rifiuto di sottopormi e mi terrò il mio Windows 10 che funziona benissimo in attesa che qualche nuova versione della truffa lo renda di fatto inservibile.
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