Matisse
Volevo scrivere.
….. sul dibattito (se così si può chiamare) dei due candidati sindaci maggiori di Bologna ma il livello è sceso così in basso e soprattutto con argomenti di infimo valore solo per accattare qualche voto che ho deciso di non interessarmene più. Voglio invece scrivere due righe su una vicenda che ha dell’incredibile. Alitalia (che sembra si chiamerà “ita” perché le hanno spezzato le ali) dopo decenni nei quali doveva SOLO fallire, dopo l’italianità” sbandierata dal cavaliere disarcionato che impedì l’accordo con Air France, dopo i capitani coraggiosi che hanno spolpato l’azienda, dopo ripetute iniezioni di capitale per una azienda decotta, con n sindacati trionfo del corporativismo, si trova adesso ad essere ridotta a una compagnia regionale, con pochi aerei, una pletora di addetti e ovviamente predisposta a essere assorbita da una qualche compagnia SERIA che l’acquisterà al valore simbolico di un euro. Una vicenda per la quale un’intera classe politica dovrebbe essere condannata al risarcimento dei cittadini italiani, previo licenziamento degli addetti. Non sarà così perché il licenziamento sarà attuato dalla compagnia che acquisirà l’azienda decotta in modo che i politici italiani possano lavarsene le mani. Una vergogna che copre l’intero arco politico, dalla destra alla sinistra e sulla quale anche una stampa connivente continua a stendere un vero (im)pietoso.
(Giovanni Neri –75)
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