Trascrivo …
….. (lasciando all’immaginazione del lettore il completamento dei puntini) il tweet (o messaggio su altro social) di un tale Vittorio Cantasale diretto al prof. Burioni “Hai rotto il c…Se non la finisci di dire puttanate ti faremo fare un brutta fine testa di c…State tirando troppo la corda…te e quella m.. di Speranza siete puntati … fidati devi stare attento …. se non vuoi saltare in aria). Un esempio fra tanti della idiozia che circola in rete a piede libero. Mi chiedo semplicemente quando si capirà che a tutto questo deve essere messo un freno con adeguati provvedimenti da parte dei gestori dei social media. Non è sopportabile che decerebrati possano insultare, minacciare etc. senza che nessuno intervenga. E’ probabile che questo sia solo il delirio di uno scalmanato in cerca di visibilità, anche se negativa. Capisco che Burioni non quereli (purtroppo) perché di questi messaggi ne riceve qualche decina la giorno e non può passare il tempo nei tribunali e fra gli avvocati. Ma un esempio andrebbe dato, un caso da fare risaltare in modo clamoroso e mediatico: punirne uno per educarne mille con una condanna penale esemplare e un risarcimento pecuniario da rabbrividire (e da devolvere in beneficienza). Il delirio individuale non può essere accettato specialmente perché questi “ratti da tastiera” proprio per la complessità anche per il querelante dei procedimenti giudiziari rischiano di farla franca. Basta e poi basta!
(Giovanni Neri –75)
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Apparentemente, al momento di digitare i loro sproloqui, i figuri che diffondono messaggi di quel genere sui social media immaginano di essere seduti al tavolino del bar, circondati da personaggi simili a loro che approvano incondizionatamente quanto detto (scritto). Magari si aspettano che qualcuno dei loro compari aumenti la dose, in un crescendo inarrestabile di bestialità. Mi chiedo una cosa: visto che, evidentemente, il messaggio carico di minacce a questo punto è noto, esiste la possibilità che la Magistratura proceda d’ufficio? Perché aspettare che il destinatario proceda con una denuncia di parte? Un’azione diretta della Magistratura avrebbe un effetto ancora più dirompente.
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