La surreale….
….. e tragicomica vicenda dell’impiegato che “l’ha fatta franca” prendendo lo stipendio senza mai lavorare (cumulativamente mezzo milione di euro a quanto si legge) è paradigmatica del famoso detto “tengo famiglia“: e che, debbo rischiare personalmente per una denuncia? Il suo assenteismo (che sfiora l’inesistenza e avrebbe potuto essere il soggetto di un racconto di Calvino) era noto a tutti i responsabili del settore ma non uno che abbia avuto il senso della propria responsabilità e degli obblighi che derivavano dal proprio ruolo presentando un esposto alla magistratura per i fatti e le minacce ricevute. E la ciliegina sulla torta è la motivazione della commissione istituita per indagare sui fatti che, con un linguaggio da fare impallidire l’azzeccagarbugli manzoniano, di fatto si lava le mani della sostanza dichiarando una presunta impossibilità a prendere una decisione. Insomma quanti sono coloro che non hanno assolto ai loro doveri di controllo per quieto vivere? Nella mia interpretazione (ovviamente giuridicamente non valida) questo nella sostanza è un caso di omertà mafiosa e di associazione a delinquere. Ma quello che salta alla mente di tutti è: quanti sono i casi analoghi, magari meno eclatanti, nei quali l’assenteismo gioca un ruolo primario con la connivenza di chi dovrebbe controllare e magari – come nel caso degli spazzini napoletani o degli autisti romani – con la complicità di un sindacato ignobilmente corporativo? Personalmente ho poi una curiosità: ma questo figuro che cosa ha fatto in tutti questi anni (15 se ben capisco) per passare il tempo?
(Giovanni Neri –75)
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