Ogni volta ……
… che qualcuno, nel corso di un discorso durato quasi due ore. si azzarda a pronunciare la fatidica espressione “ius soli” (o declinata in forma aggiornata “ius culturae”) gli inqualificabili dei giornali reazionari (dimenticando che gli USA – dove da sempre è in vigore, anche quella di Trump – sono il loro faro…)- si scatenano in una serie di attacchi indiscriminati. Ne ha fatto le spese questa volta Erico Letta, ma soprattutto i cittadini italiani che non riescono a liberarsi da questa feccia reazionaria che è uno dei fattori dell’arretratezza italiana. A guardarlo bene il problema semplicemente non esiste: quale è la differenza fra un neonato da famiglia extracomunitaria e uno nato da famiglia italiana? La pelle? Ma siamo al razzismo più stupido e bieco: altro che Ku Klux Klan. Naturalmente uno dei più accaniti è Dumbo di Libero con il suo compagno di merende, il pezzo da museo degli orrori Feltri. Quando leggo questo (e altri fogliacci consimili come “La verità” – un ossimoro – o “Il giornale”) mi vergogno di essere un concittadino di questi figuri ma soprattutto di quegli italiani (?) che li votano. Sono gli stessi che al tempo del nazismo leggevano “Der Stürmer” di Julius Streicher (impiccato a Norimberga), violentemente antisemita come sono oggi razzisti quelle sorte di carta igienica che questi figuri non si vergognano di chiamare quotidiani. Sono furibondo? Si lo sono e scusate se mi sono trattenuto in questo elzevirino. Se avessi dovuto utilizzare i vocaboli giusti sarei già querelato n-volte.
PS Ogni tanto una buona notizia: il “capitano” leghista (ormai spennacchiato) è stato spernacchiato per avere tentato di querelare Ilaria Cucchi. Naturalmente notizia non riportata dai fogliacci. Tiè!
(Giovanni Neri –75)
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Un aspetto curioso della questione dello “ius soli”, “ius sanguinis” ecc., è che le regole per acquisire la cittadinanza sono elencate anche nel sito dell’INPS (sic):
https://www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx?itemdir=51985
Dalle informazioni che si trovano nel sito, si vede che esiste anche in Italia una forma di “ius soli”, ma credo che il paragone con lo “ius soli” degli USA non sia troppo calzante. Immagino che gli USA abbiano introdotto le loro regole in un’epoca in cui avevano un’enorme bisogno di manodopera per gestire un territorio immenso e poco popolato. Inoltre, era abbastanza scontato che gli immigrati sarebbero rimasti, viste le condizioni dei trasporti marittimi dell’epoca; se questi immigrati avessero scelto il Canada o l’America del Sud, ci sarebbero andati direttamente.
Fra i requisiti prescritti dall’Italia c’è anche quello, ragionevole, di possedere un reddito personale o familiare; immagino che si debba anche superare un esame di lingua italiana, anche se nel sito INPS non è indicato, mentre dubito che si debba superare un “esamino” su come funzionano le istituzioni dello Stato (forse hanno pensato che in un simile esamino fallirebbe miseramente la maggioranza degl’Italiani stessi, “capitano” in testa).
PS: Credo che nemmeno l’esamino cui devono sottostare gli stranieri che aspirano alla cittadinanza USA non sia troppo difficile, magari ai candidati viene chiesto se la ripartizione amministrativa degli Stati è per Contee o per Tribù… C’è un divertente aneddoto che ha per protagonista il logico Kurt Goedel, che emigrò negli USA in seguito all’annessione nazista dell’Austria. Quando decise di affrontare l’esame per la cittadinanza, prima studiò ossessivamente tutte le istituzioni che erano esistite nel territorio del Nordamerica fin dai tempi delle prime colonizzazioni, poi passò a studiare la Costituzione; alla fine, concluse che questa aveva un “baco” logico che avrebbe consentito di trasformare il presente ordinamento in una dittatura. Il nostro aveva buone frequentazioni, tanto è vero che, in contrasto con la regola che prescrive che all’esame per la cittadinanza ci si presenta da soli, lui ottenne di portarsi due amici; questi erano Einstein e Morgenstern (quello degli assiomi di von Neumann e Morgenstern), che in seguito raccontarono che, nonostante fosse stato da loro sconsigliato, Goedel espose tutti i bachi della Costituizione. La Commissione, imbarazzata, chiuse rapidamente la questione dichiarando che l’esame era superato e che era fuori di dubbio che Goedel sarebbe stato un ottimo cittadino.
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