Le “beghe” ….
…(non trovo sostantivo più adatto) di casa nostra (cosa ha detto Di Battista? Cosa pensa la piccolina? etc.) fanno sbattere nelle pagine interne dei giornali (quando succede) la tragedia delle convulsioni del parlamento americano. Stiamo parlando della nazione (ancora..) più potente del mondo, quella che ha la capacità di distruggere molte migliaia di volte il mondo intero con il suo arsenale nucleare. Per capire quale malafede possa regnare fra i senatori americani (Salvini al confronto è un dilettante da elementari differenziali) bisogna sentire le arringhe dei difensori del bruto. Il tentativo è quello di equiparare l’assalto con morti al parlamento americano alle manifestazioni del “black lives matter”, manifestazioni assolutamente comprensibili (a parte le violenze – se ce ne sono state) visto che sono conseguenti all’uccisione di gente di colore da parte delle forze di polizia. Ecco questi vergognosi senatori che solo per tornaconto elettorale vendono la propria coscienza denunciano il degrado della poitica americana (ovviamente non l’unica). Questi signori sono ovviamente consapevoli della gigantesca differenza e voglio sperare che in cuor loro si vergognino di un innominabile figuro. Ma anziché rispondere alla loro coscienza pensano (ritengono strumentalmente più utile, meglio dire) rappresentare gli umori dei loro elettori – quelli che gridano al complotto, seguono Qanon e appartengono alle organizzazioni paramilitari, lecite negli USA) pensando al loro futuro. “Tengono famiglia” si dovrebbe dire svilendo il loro ufficio, teoricamente altissimo, a un mercato delle preferenze. Moralismo d’accatto? Forse ma la concezione della “realpolitik” è quella che guidò Chamberlain a vendersi l’anima con Hitler. Le conseguenze le conosciamo sulla pelle dei nostri padri. Forse un po’ meno di provincialismo nei nostri quotidiani che -anch’essi – svendono l’anima per aumentare la tiratura a base di gossips e altre menate sarebbe salutare, magari buttando un occhio ai giornali seri esteri. Il confronto è semplicemente devastante.
(Giovanni Neri –75)
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un commento alto e molto civile che conferma, se ce ne fosso bisogno, l’importanza del Blog del Prof.
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Grazie!
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