.. dei movimenti di “palazzo” …
…. capisco poco (titolo di demerito o merito?) ma questa ostinazione sul nome di Conte mi risulta di difficile interpretazione. Forse che è sostenuto perché rappresenta l’esempio tipico di “aurea mediocritas” o una sorta di “re travicello”?? Ma quali sono i suoi grandi meriti a partire dal trasformismo che lo fa saltare da un’alleanza con il comandante a una con la sinistra? Ovviamente la coerenza è un disvalore ma quali sono gli assets che lo fanno ritenere indispensabile? Provatevi a immaginarlo a capo del FMI al posto di Draghi: avrebbe mai avuto il coraggio di fare “whatever it takes” a vantaggio dell’economia internazionale? E dove la mettiamo la sintonia con il defenestrato presidente degli USA? E non sarà un caso che non ha ricevuto la telefonata di Biden riservata per la UE a Macron e Merkel? Insomma personalmente posso enumerare molte personalità che potrebbero sostituirlo con profitto dell’Italia senza sicuramente farlo rimpiangere. Conte non prende decisioni impopolari: galleggia come chi fa il “morto” a bagno nel mare la cui stabilità è garantita dall’immobilismo. Mettiamola comunque così: se Conte è il meglio che sappia esprimere una classe politica terrorizzata dalle urne allora non serve altra riprova per comprendere che se va bene chi occupa i seggi del parlamento ha al massimo due anni ancora di sopravvivenza politica poi puff! Ma è questo quello che i cittadini dovrebbero aspettarsi dai loro rappresentanti?
(Giovanni Neri –75)
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meglio di così non si poteva dire!
E allora un contributo: qualcuno ha sparso il terrore bisbigliando il nome di Gentiloni (Draghi appartiene a un latro pianeta e siccome è sanissimo di mente mai e poi mai si renderebbe disponibile) ma qualcun altro si è tappato tutte e due le orecchie.
Pur apprezzando altro leader politico io non riesco a comprendere Zingaretti, brava persona, e nemmeno anche Luigino, d’accordo scadente persona.
Eppure Giuseppe l’ha pure detto che vorrebbe mettere su una compagnia di canto tutta sua pescando, si sa benissimo, dal Pd e dai M5S.
Eppure niente!
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Purtroppo è proprio così.
Il rischio di un nuovo presidente con una nuova coalizione sono un non-accordo subito con la perdita dei fondi europei o un governo di unità nazionale con il gatto e la volpe dentro oppure le elezioni con vittoria delle destre. Ma chissà! Anch’io so molto poco di movìmenti di palazzo….
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Chiarisco ulteriormente: perché non un Gentiloni con la stessa coalizione e una ovvia e conseguente diversa distribuzione nei ministeri con persone politicamente e professionalmente capaci al posto di alcuni disgraziati di cui abbiamo dovuto leggere?
Meglio imbarcare figuri alla Vitali a cui il nascente governo, quale che esso sia ma Conte ci sarà rimasto molto male se continuerà lui, pare sia scampato per un pelo?
Perché quei ‘costruttori’ vogliono dei posti garantiti alla ‘carta canta ecc ecc ‘
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