Le nuove regole …
….per le festività potrebbero definirsi “Arlecchino” per la doppiezza con cui sono state redatte e la ridicola variazione giornaliera dei colori delle regioni da repubblica delle banane. Il classico “colpo al cerchio e alla botte”, come se il virus tenesse conto delle date e si preparasse a una recrudescenza nei giorni festivi del natale e del capodanno. Questo è un governo di fantocci che nella spasmodica ricerca di soluzioni “capra e cavoli” è incapace di decisioni chiare e drastiche per affrontare un problema che con queste regole non può che procrastinarsi nell’attesa messianica del vaccino quale “salvator mundi”. Altro che storie: tutta l’Italia doveva essere zona rossa “sempre”!!!. Non siamo soli in Europa ma forse bisognerebbe guardare nel mondo alle nazioni che hanno sconfitto il virus (il miliardo e passa di cinesi) e a quelle che hanno assunto decisioni impopolari ma efficaci come la Germania. Piangere sui contagi (che non diminuiscono) e i decessi e non agire di conseguenza è da buffoni e fa il gioco di quel populista con il rosario e il cuore di Maria che per cinismo politico piagnucola sulle famiglie divise a Natale, pronto a scagliarsi contro il governo per l’aumento dei contagi dopo le festività. Siamo alle solite: così come il governo si è piegato ad Haftar per gli interessi petroliferi così si piega davanti ai commercianti. Tanto, come ha sostanzialmente detto il presidente di una confindustria locale, che contano alcuni morti se si preserva il business?
(Giovanni Neri –75)
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