Non c’è nessun dubbio …
….che il “salvataggio” dei pescatori di Mazara del Vallo debba essere salutato con soddisfazione. Ma la sostanza è che ci si è dovuti piegare a un ricatto e accettare di vedere i due rappresentanti principali del governo “omaggiare” un pirata libico, il che ricorda da vicino il disgustoso baciamano che il Berlusca riservò a Kadafi. La diatriba se sia più importante le fermezza o il risultato è un dilemma irresolubile: si pensi al caso Moro. Personalmente mi è difficile pensare che il governo italiano non avesse altri mezzi coercitivi per ottenere lo stesso risultato senza piegarsi alle pretese di un satrapo sostenuto da quel malfattore di Al Sisi (Dio li fa poi li accompagna). A meno che di fatto siano stati gli interessi petroliferi a spingere Conte e Di Maio a Bengasi e allora è del tutto inutile stracciarsi le vesti per la Legion d’onore conferita ad Al Sisi quando di fatto il comportamento è identico. Forse il mio è un moralismo d’accatto di un vecchio utopista ma la “realpolitik” nel senso peggiore del termine continua a ripugnarmi.
(Giovanni Neri –75)
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