Le “Baruffe parlamentari “…

… – parafrasando Goldoni  – potrebbe definirsi l’odierna dinamica parlamentare o – se si preferisce lo shakespeariano “Much ado for nothing“.  Prima ci si azzuffa (anche a ragione qualche volta) ma poi… la ragione del seggio prevale (chi spuò permettersi di rinunciare a due anni di lautissimi stipendi?). E così abbiamo un Renzi che rivendica, rivendica e poi si accoda debole del suo 3%. Sono stato renziano fino al  referendum, lo ammetto, ma il Renzi di oggi è il nulla che si agita per fare sapere di esistere ancora. Poi esiste la farsa dei 5 stelle. Non ho le parole giuste per qualificare il comportamento agitato e ridicolo di un movimento moribondo come quello pentastellato destinato a dissolversi come neve al sole alle prime elezioni. Si minaccia, si giura vendetta, si ricatta, ci si aggrappa alle idiozie del descamisado Di Battista, ci si impunta su stupidaggini di principio (?) e si ignorano le necessità dei poveri cittadini che muoiono a centinaia quotidianamente (v. MES sanità di cui ci sarebbe bisogno come l’aria che respiriamo), ) ma poi… viva la poltrona!  Su tutti regna (si, regna) Conte certo che alla fine tutti si accucceranno buoni e docili perché “can che abbaia non morde“.  Il quale, capace di giravolte sestogradiste (si regna con la destra o con la sinistra – “con Franza o Spagna purché si magna”) si inventa una struttura parallela a quella statale per gestire, alla fine, da solo tutti i miliardoni della UE. Ma allora cosa ci stanno a fare tutti i funzionari (oggettivamente non sempre solerti) dell’organizzazione statale? Ma dove si vede una simile situazione senza che peraltro ci sia una protesta da parte dei burocrati prevaricati?  E si potrebbe continuare. Questa è la sconsolante fotografia dell’Italia  in cui il nume tutelare Mattarella brilla per l’inefficacia della sua “moral suasion”.  E per una volta provare a sbraitare e dire pane al pane smettendo il ruolo di paludato notaio?

(Giovanni Neri –75)

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