Sarebbe bene..
.. guardare in faccia la realtà. I numeri dei contagi, le previsioni degli esperti (fra i quali di certo non annovero un freak come Zangrillo, non per niente medico del Berlusca..) e la visione dei decerebrati (inclusi i rappresentanti dell’ordine..) che allegramente se ne fottono dell’interesse nazionale passeggiando sul lungomare di Napoli o in altri luoghi di villeggiatura senza protezione veruna dicono una sola cosa ovvero che ci avviamo allegramente verso la catastrofe. E la lettera di oggi di Conte a Repubblica non assolve assolutamente un governo che nei mesi estivi si è occupato delle idiozie di gente come Briatore e delle discoteche mentre avrebbe dovuto imporre ben più stringenti regole a costo della loro impopolarità per il bene nazionale. Io non so chi possa illudersi che il destino che a breve ci aspetta non sia un prolungato e drammatico lockdown nazionale. Non c’è alcuna “ratio” che possa escluderlo se non lo stellone italiano o un improbabile intervento divino. Un gruppo rock (i Giganti) degli anni ’60 cantava “Ma che colpa abbiamo noi“: potrebbe essere l’inno di tutti quelli come il sottoscritto che rispettano le regole e ritengono che le misure drastiche più sono procrastinate più sono inefficaci e dolorose. So bene che come modello non può essere adottato in toto in Italia ma la Cina ha sconfitto la pandemia, la sua economia viaggia nuovamente su livelli record, la gente si muove liberamente etc. Non sarebbe il caso quantomeno di discutere la soluzione cinese senza invece le solite, inutili spaccature del capello (e delle balle) di imbelli politici alla ricerca della quadratura del cerchio ovvero quella di salvare capre cavoli e spese del bene (la salute) nazionale?
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