Il satrapo Erdogan…
… si è esibito nuovamente dando del malato mentale a Macron che ha considerato ovviamente un inaccettabile atto di terrorismo la decapitazione (avete capito bene la decapitazione!) di un povero professore che proprio contro l’intolleranza aveva “osato” mostrare le vignette di Charlie Hebdo. Questo ignobile figuro tenta di nascondere il fallimento economico della Turchia sotto il nazionalismo e l’intolleranza religiosa (una classica di tutti i regimi autoritari). Ha represso il tentativo (secondo me da lui stesso organizzato) di rovesciarlo imprigionando e mandando a morte centinaia di ufficiali dell’esercito, sostiene il governo di Al Serraj ma non disprezza il dittatore siriano che sostiene Haftar, si allea con Putin che gli ha abbattuto un aereo da combattimento, massacra i curdi, sostiene gli Azeri nel proseguimento della guerra contro gli odiati Armeni (qualcuno ricorda il libro di Franz Werfel I 40 giorni del Mussa Dagh), si accredita come ridicolo difensore dell’Islam (da sbellicarsi dal ridere amaro) e si potrebbe continuare con l’elenco delle nefandezze. Ma qualcuno si ricorda che la Turchia è membro della Nato? E che – veramente da sbalordire – è ancora pendente la richiesta della Turchia di associazione alla EU? Ma cosa si aspetta per respingerla con ignominia? E la risposta della EU è stata come sempre “cauta” (money is money) quando il minimo che avrebbe dovuto fare era il ritiro totale degli ambasciatori. Per non parlare del Berlusca che omaggiava questo essere come Kadafi (cui fece persino il baciamano – sic). Quella che viene chiamata realpolitik è semplicemente una shameful politik. La fallimentare politica di appeasement di Chamberlain ricorda qualcosa?
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