

Qualcuno ..
..potrebbe spiegare a quella massa di ignoranti che sono i giornalisti che se il virus avesse avuto un andamento esponenziale reale saremmo già tutto morti? La crescita di un esponenziale – un numero elevato al valore dell’ascissa del diagramma per intenderci – è in assoluto quella più ripida che si possa immaginare ma esistono molti altri andamenti più realistici: quello lineare, quello quadratico, quello cubico etc. che certamente riflettono assai meglio la realtà anche se non sono foneticamente così “appealing” come “esponenziale”, un termine che evoca nelle menti obnubilate dei pennivendoli una attrattività oscura utile a colpire l’immaginario di molti sprovveduti lettori. Questi signori che usano a sproposito un termine di cui non capiscono il significato (facendo presagire che sia – questo sì un virus – un atteggiamento generalizzato) dovrebbero avere frequentato la scuola nella quale anche una matematica mal digerita sarebbe sufficiente ad evitare uno strafalcione epocale. Niente: dilettantismo, pressapochismo e tutti gli”ismi”appropriati. E il discorso vale anche per il significato dei numeri. Possibile che non si capisca che i valori vanno dati in percentuale e non in valore assoluto? 100 morti a Milano non valgono – statisticamente ovviamente – come 100 morti a Frosinone. Tutto questo serve solo a creare panico e confusione e a dare spunto per qualche articolessa di valore nullo. La stampa ha un valore fondamentale nella nostra società ma quella dei tuttologi e degli ignoranti ha solo un impatto negativo.
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Assolutamente vero!
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Bravo Gianni
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Grazie Giacomo
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Caro Gianni,
tra le tue numerose riflessioni che mi sono pervenute (e che ho apprezzato molto), questa è la prima che non mi convince completamente. Infatti,
1. la funzione esponenziale è, generalmente, quella che meglio approssima l’andamento delle popolazioni, non solo nella fase crescente ma anche in quella decrescente. Le funzioni polinomiali da te citate non vanno certo meglio, anzi. 2. questo non stupisce, dal momento che fin dai tempi di Bernoulli (1700) nello studio della epidemia da vaiolo, si ipotizzava che il numero dei nuovi infetti fosse proporzionale al numero degli attuali infetti (e quindi dei possibili contatti): tipico meccanismo esponenziale. 3. nei modelli logistici, attualmente utilizzati per approssimare la fase crescente dell’epidemia, l’andamento iniziale è sostanzialmente di tipo esponenziale crescente. 4. evito la civetteria di parlarti dei più recenti (1920) modelli SIR(Sucettibili, Infetti, Rimossi), che portano a funzioni esponenziali.
Complimenti, comunque, per il tuo impegno e grazie.
Guido ________________________________
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Caro Guido, grazie per la precisazione ma il mio era solo un commento all‘uso costante e improprio dell‘aggettivo esponenziale. E dubito assai che i giornalisti che lo usano abbiano consapevolezza del preciso significato. Mi parrebbe però che gli andamenti da come si desumono dai grafici riportati dai giornali siano ben lungi dall’avere caratteristiche esponenziali. Comunque grazie: c‘è sempre da imparare!
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