

E‘ molto frequente…
..che assista a quella che viene chiamata „damnatio memoriae“ ovvero una sorta di processo postumo (con relativa condanna) di un personaggio non più in grado di difendersi. Ma in questi giorni assistiamo a un turbinio di manifestazioni in sostegno del ricordo di un personaggio che – complice un regime corrotto come quello tunisino del tempo – si é sottratto alla giustizia italiana (un pregiudicato, per intenderci) con tanto di politici che andavano ad Hammamet a baciargli le mani in spregio alla correttezza politica e istituzionale, dicendo di fatto che „sí aveva rubato ma poi lo facevano tutti…“. Se qualcuno se lo é dimenticato é quel personaggio che aveva un ministro che aveva fatto trasformare i lavori milanesi da metropolitana in „tangentopolitana“. Ecco, io sarò un vecchio bacchettone ma per me un ladro é un ladro indipendentemente da (potenziali) altri meriti come se esistesse una sorta di compensazione fra i reati e le buone azioni. Chi ha vissuto quegli anni in cui nell‘allora partito socialista chi era in dissenso veniva minacciato anche fisicamente, non ha nessuna nostalgia di un personaggio che ha inquinato la vita politica degli anni ’80 e – non dimentichiamolo! – è stato la levatrice del berlusconismo e dei suoi frutti malati che ancor oggi stanno devastando l‘Italia.
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