i sondaggi  valgono ..

.. per quello che valgono, ma questo numero, per quanto impreciso, è il sintomo di una tragedia. Che il 48% (o quello che sia):degli italiani auspichi il ritorno dell’”uomo forte”, quello con tutti i poteri, quello che pensa per tutti, quello da seguire a occhi chiusi, quello “e legibus solutus” , é il drammatico segno del fallimento della democrazia. Sembra che la tragedia del recente passato sia transitata dall’esperienza alla storia remota come un fatto che non ci riguarda più da vicino come le guerre puniche. La TV ci rimanda le immagini di un popolo di  mentecatti (e mentecatte..) che si sbraccia per un “selfie” con l’energumeno (e l’energumena)  pronto a votare a occhi chiusi e cervello in acqua. Di certo è che la politica italiana, in mano in larga misura a ignoranti, incompetenti ed elementi a quoziente intellettivo nullo, è oggi un marasma di piccole istanze, di difese di interessi particolari, di spasmodici tentativi di rielezione senza che mai vi sia la sensazione di un progetto di lungo periodo, di difesa dei più deboli. Prevale l’egoismo, l’avidità, la corruzione e tutto quello che per me è il contrario del servizio alla nazione. Se questo può consolare (e non consola me) il mondo intero è oggi dominato da questi disvalori ma mi chiedo quotidianamente se sia questa una china irreversibile, la china che in passato ha portato alla guerra. E che rischia di portarci a una guerra nucleare finale.  E tornando a noi mi chiedo come sia possibile che i tanti, colti, disinteressati,  che sarebbero portatori di valori positivi non siano in grado di emergere e mondare la palude politica in cui stiamo affondando. La tragedia è che per la domanda ho una risposta che è anche più drammatica della domanda stessa.

 (Giovanni Neri)

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