Il fatto è il sintomo…
… dell’aria che si respira in Italia dove le istituzioni (almeno una parte) anziché tutelare i cittadini si inchinano al potere corrente come banderuole al vento. Ho già avuto modo di commentare l’increscioso episodio del cellulare requisito senza alcun fondamento per un selfie non gradito all’energumeno e ora ci troviamo di fronte alla sospensione (non roba da poco, non un semplice richiamo che già di per sé sarebbe ingiustificato) di una professoressa che ha aiutato i propri ragazzi a svolgere una ricerca non gradita ancora una volta a quello che ridicolmente viene chiamato “il capitano”. Il fatto denuncia una deriva di assuefazione antidemocratica di una parte dei corpi dello stato purtroppo nel silenzio di molte cariche istituzionali. Ci vuole altro per capire come sia importante che vi sia un voto che riporti ai fondamenti della democrazia e al fatto che l”Italia (almeno teoricamente fino ad ora) è uno stato di diritto? Un voto ai sovranisti sarebbe il suggello a una tendenza autoritaria di matrice fascista nella quale tutti, ripeto tutti, abbiamo da perdere, anche coloro che oggi obnubilati da fake news inneggiano al regime in cui stiamo inoltrandoci. E che non sono neppure capaci di capire che il cambiamento auspicato dai due dioscuri della malapolitica italiana non porterà al promesso allentamento dei vincoli europei ma se mai a un loro irrigidimento, come le dichiarazioni molteplici dei leaders della destra europea hanno chiaramente indicato. Con le drammatiche conseguenze che ci aspettano a Ottobre una volta smaltita la sbornia elettorale. Ma Salvini e Di Maio sanno che il loro elettorato è costituito in larga maggioranza da allocchi ignoranti che credono alla terra piatta, alla nocività dei vaccini etc. e che quindi credono a qualsiasi frottola di un bengodi a portata di mano venga loro propinata dalla propaganda elettorale. Salvo svegliarsi quando sarà troppo tardi. Chiunque quindi abbia a cuore l’Italia (e anche il proprio benessere e tornaconto, sia chiaro) DEVE andare a votare, far votare e sostenere i partiti che si richiamano all’Europa che è l’unico baluardo in grado di salvarci dal baratro. Incrociando le dita.