Sarei veramente curioso ..
.. di sapere in base a quale legge o normativa non si possa esprimere il proprio dissenso appendendo striscioni alle proprie finestre. Sarebbe bene ricordare che molti anni fa (quando il Bossi si aggirava fra le calli veneziane con ampolle e ammennicoli vari – dove sono finiti i fans della padania…?) una signora appese uno striscione contro la lega alla propria finestra che rimase lì senza che nessuno avesse niente da dire, men che meno il “senatur”. Ora questo odierno energumeno (e agenti che evidentemente gli obbediscono vergognosamente come pecoroni – fa persino tenerezza la giustificazione che lo striscione sarebbe una possibile causa di turbativa e disordini) fa rimuovere gli striscioni, intima di consegnare un cellulare con un “selfie” sgradito (senza capire che ci sono centinaia di copie di straforo) etc. Ma “lui” è per caso diventato il ridicolo/tragico dittatore del libero stato di Bananas al grido di “sic volo sic jubeo: pro ratione stat voluntas mea” di mussoliniana memoria? E questori e vigili del fuoco non hanno più alcun senso dello stato (tengono famiglia…)? E Mattarella non ha niente da dire se la libera manifestazione del dissenso viene ignobilmente a soprattutto ridicolmente repressa? Ma – dico io – quali “Nacht und Nebel” hanno avvolto le menti obnubilate di tanti italiani?
PS Oggi lo sventuralo ha persino affermato che la soglia del 3% si può superare senza capire che, a parte la propaganda, il mondo economico e finanziario ci massacrerà a pallettoni e che solo una simile dichiarazione fa salire lo spread e i relativi tassi di interesse. Per questo ignorante di economia si potrebbe stabilire una sorta di trattamento/corso coatto di economia?