Ha fatto molto bene ……….
….un mio collega universitario che a lezione ha illustrato agli studenti i vantaggi che l’Europa garantisce ai cittadini della UE e la storia dell’Europa prima della UE, una storia caratterizzata da guerre e conflitti locali ricorrenti al di là delle due guerre mondiali, da grandi squilibri sociali, da sottosviluppo etc.. Parlare dell’Europa senza alcun riferimento partitico ma sottolineandone tutti gli aspetti (anche quelli che necessitano di modifiche e adeguamenti ma sempre in un quadro di mantenimento dell’istituzione) si iscrive perfettamente nella logica di questo blog. Si tratta di una “operazione verità” molto necessaria perché rivolta nel caso in questione a una platea bombardata dai social media e dalle fake news che sono ivi presentate nella maniera più subdola soprattutto per un uditorio ancora non necessariamente sufficientemente acculturato. Purtroppo l’approfondimento, l’analisi seria, l’inquadramento storico dei problemi sono sempre più trascurati in nome di una informazione “prêt-à–porter” superficiale e sbrigativa fatta di slogans e una dose smisurata di bugie. Il “fact checking” è un’operazione difficile e spesso faticosa quando confrontata con l’attitudine alle sparate propagandistiche e ai proclami che valgono un giorno, che, seppure smentiti dai fatti, sono dimenticati da una platea distratta pronta ad abboccare a qualunque promessa di un facile bengodi. Quindi un plauso al collega e un invito agli altri a seguirne l’esempio, sapendo che realisticamente l’appello sarà raccolto da pochi: ma anche in questo caso è necessario tenere il punto e credere che in ogni caso la storia futura dimostrerà la bontà delle idee.
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Con un po’ di (giustificato) ritardo, come promesso al caro Professor Santarelli mi permetto di intromettermi nel blog e appoggiare la vostra iniziativa a difesa dell’Unione Europea e della qualita’ dell’informazione e opinione, in un periodo in cui si sta diffondendo la populista aberrazione dell “uno vale qualunque”. Da sempre sono stato affascinato dall’idea di Unione Europea, e nel 2011 ho lasciato il porto per navigare come “Italiano all’estero”, da 8 anni al servizio della Commissione Europea.
Provo una certa incomodita’ con la politica italiana dell’ultimo anno, che mi fa quasi rimpiangere il non rimpianto regime di Mr. B (dove B non sta per Bean) e che mi lascia un po’ amareggiato visto che i politici sono il riflesso della societa’ che li vota. Se in parte aiuta a vivere con maggiore distacco le vicissitudini che accadono nella cara Italia, il fatto di vivere all’estero e lavorare per una Istituzione Europea e’ per me (e per tanti altri Italiani) occasione e obbligo di mostrare al mondo quanto sia fondamentale il progetto di Unione Europea e importante il contributo dell’Italia, a livello di Paese e singoli individui.
Per lo meno per quel che vedo sui giornali online e sui social media, provo una certa preoccupazione, e come me tanti altri, nel non vedere una seria opposizione a questa preoccupante ondata popular-nazionalista che mira alla esaltazione della mediocrita’, alla demolizione, all’isolamento, piuttosto che a costruire con criteri di eccellenza e avanzare verso una unione di popoli e culture, a mio modo di vedere e sentire la vita, sempre piu’ necessaria.
Manca poco alle elezioni, c’e’ ancora tempo e speranza. Buon lavoro e cordiali saluti,
Mauro Cordella
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