Finalmente, finalmente …….

… .. l’europa ha battuto un colpo giusto: la direttiva (si noti bene, non “legge” ma “direttiva”) sul copyright. Una sacrosanta protezione del diritto d’autore contro lo strapotere dei “big players” che sfruttando gratuitamente il prodotto intellettuale di scrittori, musicisti etc. se ne sono a lungo appropriati traendo profitto dalla mancata remunerazione degli autori e dall’ormai pluriennale evasione fiscale basata sull’uso spregiudicato – seppure finora purtroppo lecito – della globalizzazione. Inutile ricordare come uno dei grandi obiettivi mancati dell’europa sia stata la  mancata armonizzazione fiscale degli stati membri. Ma non è il caso di certo di “cantar vittoria” perchè la direttiva deve essere poi recepita – con tempi spesso biblici – dalle legislazioni nazionali e per quanto riguarda l’Italia i due partiti al momento al governo si sono distinti in sede europea per avere avversato la direttiva, il che fa pensare che la sua applicazione italiana sia “sic stantibus rebus” una “never never land”. Si legga in proposito l’intervista odierna di Vito Crimi al Corriere. Ma almeno un principio è stato sancito che rimarrà al di là dei governi che passano. Sempre che l’europa non venga stravolta nei suoi principi fondanti dalle  prossime elezioni: tenere le dita incrociate!

PS Ma questo Bannon che viaggia in tutta europa e nel mondo (si veda su Internet anche il dibattito con Calenda – il video non parte bene: spostare il cursore di avanzamento un po’ in avanti) da chi è finanziato?

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